Home » Articoli Rivista ACER "Costruttori Romani", Uncategorized, in primo piano » Rivista Costruttori Romani numero di maggio-giugno 2013

Rivista Costruttori Romani numero di maggio-giugno 2013

RASSEGNA “IN VIAGGIO CON CALVINO” a cura della Fondazione Almagià.

In programma alla Casa dell’Architettura di Roma, dal 13 giugno al 15 ottobre, e a Castiglione della Pescaia, dal 2 al 30 settembre in Palazzo Centurioni e nella “Biblioteca Italo Calvino”, la rassegna “In Viaggio con Calvino”, ideata per celebrare la ricorrenza dei novant’anni dalla nascita (Santiago de Las Vegas, Cuba, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985), realizzata in collaborazione da Casa dell’Architettura e IXCO Istituto Italiano per la Cooperazione (O.N.G.), con l’adesione del Presidente della Repubblica.Articolata in nove sezioni – letteratura,architettura, design, arti visive, fotografia,cinema, natura & ambiente, ergonomia &sostenibilità, storia & mitologia – la rassegna è per gran parte allestita nell’edificio dell’ex Acquario Romano, sede di Casa dell’Architettura, e nel pertinente spazio verde appositamente “trasformato” in un“Giardino delle Parole”, luogo in cui l’Ambiente Naturale e l’Ambiente Progettato,temi così cari a Calvino, diventano i protagonisti dell’esposizione. Una mostra iconografica approfondisce poi la storia dello scrittore, soffermandosi anche sulla significativa vicenda professionale dei suoi genitori. Nell’arco dell’intera rassegna, numerosi saranno gli appuntamenti con seminari, convegni,proiezioni e performances artistiche sia nella location principale dell’ex Acquario Romano sia nelle sedi dei singoli eventi o delle sezioni. La Fondazione Almagià ospiterà presso la sede dell’ACER alcune delle iniziative. Altre importanti collaborazioni sono state attivate con il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Biblioteca Centrale di Roma e il circuito delle Biblioteche di Roma.Una volta conclusa, la rassegna sarà trasferita a Cuba, dove sarà ospitata all’Avana in occasione delle celebrazioni per il 90° anniversario della nascita di Italo Calvino e anche in coincidenza della “Settimana della Cultura Italiana”.L’attualità delle opere di Calvino, il suo attaccamento alla tradizione, ma anche l’attenzione al mondo che cambiava con rapidità inusuale sotto i suoi occhi e le innumerevoli relazioni con tanti protagonisti del “secolo breve”: questi alcuni degli elementi ispiratori della rassegna dedicata al celebre scrittore e intellettuale – italiano di famiglia, cubano di nascita, ma di cultura assolutamente universale – che contempla tante diverse manifestazioni per viaggiare tra temi, luoghi e ambienti in cui questo eclettico “personaggio” ebbe occasione di vivere, alla ricerca degli effetti provocati dalle sue invenzioni letterarie su tanti artisti e intellettuali del “secolo breve” e nostri contemporanei.

maggio-giugno_2013 articolo Calvino

L’anello mancante.

di Giancarlo Goretti Presidente della Fondazione Almagià eVice Presidente per il Centro studi – ACER

Ci considerano Imprese senza Cultura. Ci considerano un’Associazione con Imprese senza Cultura Associativa. Ci considerano una lobby e non una rappresentanza selettiva che opera nelle regole del sano mercato della competizione. Ci considerano un’ombra nella Storia e non una delle componenti positive della sua evoluzione.Non ci considerano per l’unica cosa per la quale dovrebbero: l’anello di congiunzione tra l’idea e la sua realizzazione. Citando e condividendo il pensiero di Gianfranco Dioguardi: “ … l’Impresa deve imparare a diventare strumento fondamentale per la conquista della frontiera culturale e deve farlo diffondendo il sapere e stimolando creativamente la curiosità per la conoscenza… con orgoglio e con tenacia l’impresa economica deve sapere far suo, oggi, anche un ruolo di centro motore di cultura.”Non si cada nella trappola della nostra era la quale, plagiata dai mezzi di informazione di massa, assopisce la curiosità e il godimento culturale sostituendoli con svaghi banali che occupano il tempo e non la mente.Confondere Informazione con Formazione, che pure hanno identiche origini semantiche, è una aberrazione linguistica.Il raggiungimento di un fine si cela nella comunione di intentidi gruppi di esseri umani tra loro coesi e condividenti  gli stessi ideali. Disperdere energie non è insito nel nostroDNA. Esprimiamo quindi le invarianti del programma per l’affermazione della nostra Identità Associativa. Ritrovare una strategia politica che privilegi la cultura per tornare a percorrere le vie dello sviluppo.Promuovere le collaborazioni con altri organismi di ricerca,professionali, sindacali e formativi apportando il concetto di imprenditorialità.Sostenere le regole comportamentali di un corretto fare economico. Dimostrare la volontà di operare per il futuro e non soltanto per la convenienza del momento.Utilizzare linguaggi che non siano solo la trasmissione di un messaggio ma una espressione di stile.Molti sono i traguardi da raggiungere, poniamocene uno:la partecipazione alle e la diffusione delle attività culturali come premessa per scelte programmatiche ed economiche di interesse generale, capaci di avviare concreti sviluppi operativi. Scelte che siano in grado di generare una in versione di tendenza opinionista che collochi il nostro associazionismo e il nostro lavoro tra gli strumenti fondamentali per il miglioramento del benessere sociale. Il grido ai nostri giovani che, consci della loro professionalità e capacità organizzativa, credono nella possibilità di un riconoscimento sociale, oggi ancora velato, deve giungere alto e forte: mostrate le unghie del vostro sapere.

maggio-giugno_2013 articolo Goretti

CONCORSO DI IDEE

RENOVATIO URBIS

di Veronica De Angelis

Comitato di Redazione Costruttori Romani

Lo scorso 21 maggio, Fondazione Almagià ha partecipato alla premiazione del concorso di idee Renovatio Urbis, giunto ormai alla sua VIII edizione. Il concorso di idee promosso dal Rotary Club Roma Parioli e patrocinato, oltre che dalla fondazione, anche dalla facoltà di Ingegneria della Sapienza e dall’Ordine degli Architetti e dei Pianificatori della Provincia di Roma, si pone l’obiettivo di raccogliere proposte di giovani laureandi e neolaureati provenienti dalle facoltà non solo di Architettura e Ingegneria ma anche di Giurisprudenza, Lettere, Sociologia ed Economia, sul tema della valorizzazione di alcune aree di pregio romane.L’ambito scelto per questa edizione 2013è “La ‘porta’ urbana dell’Acqua Acetosa e la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria urbana e del suo interno”, area compresa tra le pendici di Villa Glori, l’ansa del Tevere e perimetrata dal Lungotevere Acqua Acetosa, da Via della Moschea e daVia del Foro Italico. Le proposte sono state 11, le migliori 5sono state premiate ognuna per motivi diversi;quest’anno la fondazione ha consegnato il premio speciale per il miglior arredo urbano, che è andato al progetto numero 11 presentato da Massimiliano Rea, Davide Sozzi, Antonio Valeo, Emanuele Viani. Tutti i progetti analizzati consideravano,come richiesto dal bando,aspetti sociali, architettonici e urbanistici di immagine e vivibilità dell’area senza tralasciare l’aspetto giuridico-economico dell’intervento.Interessante notare che tutte le proposte tenevano in considerazione l’impatto ambientale che la realizzazione del progetto avrebbe avuto; dalle proposte emergeva inoltre un chiaro desiderio dei giovani di disporre di più spazi urbani che abbiano una funzione aggregante e di creazione di “comunità”. Questo concorso rappresenta efficacemente le necessità del quartiere di sfruttare al meglio le aree non edificate per farne nuovi punti di ritrovo; ed è proprio attraverso simili proposte che si può pensare a un rilancio della Capitale: sfruttando bene queste aree sottosviluppate si possono creare nuovi poli di interesse, rafforzando quel senso di comunità al quale segue il rispetto per i beni comuni. IL VINCITORE DEL PREMIO La “porta” urbana dell’Acqua Acetosa:proposte per la riqualificazione dell’area della Stazione ferroviaria urbana e del suo intornodi: Massimiliano Rea, Davide Sozzi, Antonio Valeo, Emanuele Viani Relazione di progetto. Il concorso di idee indetto dal Rotary Club intende contribuire alla ridefinizione sociale,architettonica e urbanistica dell’area della stazione ferroviaria dell’Acqua Acetosa,snodo e cerniera tra l’emergenza storica e culturale della fontana omonima, delle aree sportive adiacenti, nonché della sequenza delle sedi degli impianti e dei “circoli” che prospettano sull’ansa del Tevere.L’area di progetto – compresa tra le pendici di Villa Glori e l’ansa del Tevere e perimetrat adal Lungotevere Acqua Acetosa, daVia della Moschea e da Via del Foro Italico– presenta una serie di criticità che hanno portato alla progettazione di un sistema dipercorsi e di piazze pedonali, indipendenti e isolate dalla viabilità carrabile, e nuove aree di parcheggio, che mirano a migliorare l’accessibilità e la fruizione delle centralità locali. Il progetto, che completa il sistema naturale che da Villa Glori arriva alla Tangenziale passando sul lungotevere in adiacenza a Via dei Campi Sportivi, vuole colmare l’assenza di “dialogo” tra le emergenze del luogo e in particolare la connessione fisico-visiva tra la stazione e la fontana. Nel riprendere lo sviluppo formale dei binari della stazione ferroviaria, i percorsi pedonali e le pensiline seguono un andamento parallelo, si intrecciano, si affiancano e, unendosi fra loro, variano di dimensione generando punti di snodo funzionali(ingresso della stazione, piazza della Fontana) od orientando l’utente verso le centralità dell’area (Villa Glori, circoli sull’ansa del Tevere, impianto sportivo C.O.N.I.). Il totem, in conformità col progetto,è composto da due elementi, rispettivamente una stele e una seduta: l’una vuole richiamare la memoria dell’antica fontana dell’Acqua Acetosa; l’altra la velocità e la forza del dinamismo dei treni che sfrecciano sui binari. Sulla stele sono incise l’ubicazione della fontana rispetto al Tevere e un testo che cita: “Nella second ametà del XVII secolo l’acquarolo caricava ilsuo carretto di fiaschi della magnifica acqua che rivendeva poi lungo le vie di Roma, a un soldo la fiaschetta, e si annunciava gridando a squarciagola: “Fresca, fresca l’Acquacetosa, su pijatela sora sposa, quarche bene ve farà…”. (Tratto dal sito dell’Associazione Culturale Amuse).

maggio-giugno_2013 articolo Renovatio Urbis

----------------